La mia esperienza personale è durata 7 mesi, non perché sia scappato dall'Australia ma perché volevo iniziare l'università in Italia.. comunque consiglio a tutti, se volete farvi un esperienza all'estero per imparare una lingua state almeno un anno.
Arrivato a Brisbane in Febbraio, con il classico 'chi cazzo me lo ha fatto fare' e piantino annesso, ho iniziato subito a cercare lavoro disperatamente, visto il costo della vita in Australia (un po' più del doppio del nostro).
Il momento iniziale e quello più difficile, spersi, spaesati, sconsolati, ma superato quello il tutto è in discesa.
A Brisbane ho cominciato a muovermi tra ostelli e appunto a cercare goffamente e ansiosamente lavoro, obbiettivo raggiunto dopo due settimane diventando ufficialmente il sandwich maker (costruttore di panini) per 'the daily grind', un baretto gestito da greci, molto cordiali e fuori di testa, che mi hanno dato l'appoggio che avevo bisogno all'inizio.
Alloggiativamente parlando, dopo un mese mi sono stabilito al 'Xbase hostel', e ho cominciato a lavorare per 'free accomodation' (lavoretti in ostello in cambio di un letto gratis), io pulivo la cucina di notte e consolidavo le amicizie con gli altri del team. Sono stati mesi di ordinaria follia in quell'ostello, un palazzo dei primi '900 con balconate ad ogni piano, tetto panoramico sulla città e il pub 'Down Under' proprio sotto (non dovevamo neanche uscire, avevamo la scala interna per scendere) ho visto e vissuto di quelle cose che non sto qui a raccontare, un po' da film per intenderci...
Dopo due mesi e mezzo, visto che non riuscivo a trovare un altro lavoro che completasse il mio part-time al 'the daily grind', ho deciso di provare ad andare in Farm (visto che c'era un'ondata pro-farm che aleggiava nell'aria).
In Australia tutto si muove velocemente, 10 giorni di preavviso al posto di lavoro, 7 in ostello ed ero libero di lanciarmi in nuove avv..... minchiate.
Aspettandomi di prendere 20 $ all'ora e di guadagnarmi il mio secondo visto, prendo il bus e arrivo a Bundaberg, 300 km a nord di Brisbane. Qui fortunatamente dopo una settimana abbiamo (io ed alcuni membri del team working for accomodation del Xbase più un italiana e una francese conosciute in bus) trovato lavoro in una Farm a raccogliere mandarini arance e pompelmi, i frutti con gli alberi più spinosi in pratica.
Ecco, i 20 $ all'ora ce li siamo sognati, eravamo pagati a bin (bidone), ci facevano lavorare in coppia, se no ti demoralizzavi, riempire sti cosi enormi da solo è un impresa. In media salvo disorganizzazione pioggia etc etc riuscivamo a fare un bin a testa, ergo circa 80 $ al giorno, una miseria per essere in Australia.
E' comunque un esperienza che volevo fare anche se siamo stati pagati poco, ci sfruttavano e prendevano in giro; comunque positivamente preferisco ricordare il giorno che io e non mi ricordo il nome (Veneto + koreano = macchina da guerra) siamo riusciti a riempire 3 bin... che soddisfazione !!
Comunque ragazzi, in Farm vi è una grandissima domanda e una piccola offerta (da ricordare).
Alla fine tutti insieme appassionatamente abbiamo quindi deciso di scappare dalle Farm, io sono ritornato a Brisbane, che nel frattempo si era fatta autunnale, cambiata completamente, non riconoscevo più la mia città. Riconoscere o no, qui dovevo prendere una decisione immediata visto che mi rimanevano solo 500 $ per la sopravvivenza... (2 o 3 settimane in Australia).
Ricercare lavoro a Brisbane, andare nella calda ma piccola Darwin oppure a Sydney seppur era inverno e quindi svuotata dai turisti, queste erano le mie uniche alternative.
Alla fine la terza opzione vinse, 22 ore di Bus e arrivo a Sydney, vado all'ostello Balman Backpacker e reinizio ad ambientarmi...
Tutto è accaduto molto in fretta: conosco Raffa (una persona che non sapeva una virgola di inglese ma con una volontà nel rimanere in Australia che aveva dell'incredibile), ci affezioniamo subito l'un l'altro; il giorno seguente leggo un annuncio su un muro, chiamo, lui si aggrappa a me e alla fine si aggiunge un altro italiano: la squadra manovali italiana era pronta!!!.
Abbiamo lavorato un mese circa nell'edilizia, iniziando a fare solo pulizie di cantiere, ma, grazie alle abilità di zio Raffa, siamo arrivati a fare le pareti di cartongesso e i controsoffitti.
Bell'esperienza stancante... dura ma piena di soddisfazioni che mi ha insegnato una cosa: se fai il muratore, non puoi dormire 5 ore per notte, ti distruggi.
Dopo un mese la scuola era finita, e di nuovo dovevo rimettermi alla ricerca di un lavoro (per la 4 volta) nel giro di tre giorni (visto che era un mese che cercavo lavoro e appartamento) con un colpo di matto o di genio, mi sono trasferito dall'ostello a Chinatown in un appartamento di asiatici (c'erano troppi italiani in ostello) e ho cominciato a lavorare per 'Park Cafe' come cameriere-cassiere, sempre part-time causa inverno.
Il ristorante ve lo sconsiglio al massimo, vabbè che alla fine si sono tutti affezionati e mi lasciavano lavorare da solo di sera, ma io mi sono trovato male, con quel capo ansiotico, la quale voleva insegnarmi anche come si fa a camminare, sono stato costretto a mantenerlo solo per il mio tempo residuo molto basso e quindi l'impossibilità di trovare un altro lavoro; l'unica consolazione è che stando in cassa ho migliorato di molto il mio inglese. Invece l'esperienza nell'appartamento asiatico è stata fantastica, conoscere culture, modi di pensare e di vivere la vita totalmente diversi, mi hanno entusiasmato, sono stato davvero bene in quel posto, un bel clima ed oltretutto era un appartamento misto (uomini e donne) l'interesse a stare insieme c'era insomma :).
Scrivendo sto pensando a tutti quegli scambi e serate passate in compagnia di Snorlax, Doraemon, Spongebob e Tamagoji .. (così chiamavo affettuosamente i miei coinquilini) che nostalgia!.
Il tempo a Sydney è letteralmente volato e quasi senza accorgermene ero quasi arrivato alla fine della mia esperienza, ma non potevo concluderla così, avendo vissuto solo in 3 città,
chissà fra quanto ci tornerò... e se ci tornerò... a questo pensavo;
e pensavo anche che era arrivato il momento di viaggiarla, il momento dell'avventura... il momento della traversata in macchina del deserto (Adelaide – Darwin) con la macchina e con un mio caro amico... l'opzione ed il momento giusto per ricongiungerci.
e pensavo anche che era arrivato il momento di viaggiarla, il momento dell'avventura... il momento della traversata in macchina del deserto (Adelaide – Darwin) con la macchina e con un mio caro amico... l'opzione ed il momento giusto per ricongiungerci.
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